Sempre più imprese scelgono di offrire servizi di welfare ai loro dipendenti
Sempre più imprese scelgono di offrire servizi di welfare ai loro dipendenti: dall'asilo nido gratuito ai buoni pasto, dai ticket per l'acquisto di testi scolastici alla previdenza complementare fino all'acquisto di azioni della propria azienda.
WELFARE AZIENDALE IN CRESCITA
Secondo i dati del Ministero del Lavoro, nel 2016 più di 5 milioni di lavoratori dipendenti hanno ricevuto in busta paga un premio di risultato detassato. I premi di produttività, infatti, risultano molto più vantaggiosi dopo le novità introdotte dalla legge di bilancio, che ha esteso ai dipendenti con un reddito annuo fino ad 80mila euro la possibilità di beneficiare degli sgravi fiscali sul premio. Inoltre, l'importo detassabile con l'aliquota agevolata del 10% può giungere fino ad un massimo di 4mila euro e coinvolgere una platea di destinatari che comprende anche i quadri.
"Con questi provvedimenti, lavoratori e imprese ci guadagnano entrambi", ha affermato Enzo De Fusco, Coordinatore scientifico della Fondazione Studi su Affari&Finanza. "Il dipendente, addirittura, - ha proseguito l'esperto - potrà scegliere se convertire il premio di produttività in benefit aziendali e in questo caso godrà di una detassazione totale".
Se da una parte crescono i servizi di welfare ed i benefit, dall'altra parte diminuiscono i requisiti per ottenere le agevolazioni.
L'azienda dovrà dimostrare l'aumento reale di fatturato a differenza di quanto avveniva in passato e si potranno studiare pacchetti di servizi gratuiti a favore del lavoratore, a prescindere dal premio di produttività, "ed in questo caso né l'impresa né il dipendente - ha sottolineato De Fusco - verranno tassati e non ci sarà il vincolo del tetto massimo di spesa dei 4mila euro".